Tra le usanze wedding più comuni rimaste in auge nel tempo, c’è sicuramente quella del lancio del bouquet a tutte le amiche nubili della sposa come augurio di nozze entro l’anno. In pratica, il lancio del grazioso cimelio sembrerebbe essere veramente di buon auspicio e noi non ci opponiamo!
Ma a quando risale la tradizione del lancio del bouquet?
In origine non era il bouquet a essere lanciato, bensì un lembo dell’abito da sposa. In seguito, tale tradizione è stata abbandonata per non rovinare un vestito così prezioso e sostituita, appunto, dal lancio del bouquet. Parliamo del XIV secolo. Nel Seicento, alla corte di Istanbul in Turchia, il bouquet era fatto solo con fiori d’arancio perché si riteneva rappresentassero una richiesta di matrimonio. Pertanto, prendere al volo il bouquet significava prendere anche marito.
Oggi si tratta più che altro di un rito simbolico, nonché di un simpatico omaggio che la sposa fa alle amiche più care augurando loro di trovare la propria anima gemella.
Al lancio del bouquet è dedicato un momento preciso durante il ricevimento, solitamente a metà o verso la sua fine. Si tratta di un istante molto atteso, per il quale si sceglie un angolo scenograficamente suggestivo della location, così che tutti gli ospiti possano assistere al fatidico gesto.
Secondo tradizione, il bouquet da lanciare dovrebbe essere quello che la sposa riceve come ultimo dono dal futuro marito. In realtà questa abitudine è stata quasi del tutto dimenticata, anche perché è difficile che la sposa se ne separi, sia per una questione affettiva (nel caso sia stato il fidanzato a sceglierlo per lei), sia per conservarlo negli anni come ricordo indelebile di quel giorno.
Perciò entra in gioco un secondo bouquet, da utilizzare solo ed esclusivamente per il lancio, più piccolo e con fiori più resistenti, in modo che cadendo a terra non corra il rischio di rovinarsi o addirittura rompersi.
La Gypsophila, nei colori bianco e rosa, è uno dei fiori più usati per il bouquet da lancio. A seguire, ricordiamo che anche i fiori di campo sono adatti allo scopo. E’ comunque importante non dimenticare di arricchirlo e impreziosirlo con piccoli dettagli stylish, come i nastri cascanti (meglio se del tessuto con cui è stato confezionato l’abito della sposa, ovvero lo stesso usato per il primo bouquet).
Se, invece, le amiche nubili della sposa sono numerose, lei avrà diverse opzioni tra cui scegliere.
1) Può decidere di fare il classico lancio; la sposa, quindi, si girerà di spalle e inaspettatamente lancerà dietro di sé il suo amato mazzolino affidandolo alle mani di chi saprà accaparrarselo.
2) Può omaggiare ciascuna delle partecipanti non sposate con un ricordo unico, chiedendo al proprio fiorista di confezionare tanti piccoli bouquet da donare a ciascuna di loro. Così ogni mazzolino potrà essere personalizzato, con accorgimenti dedicati su misura. Esempi? Un nastro del colore preferito, oppure una frase scritta a mano su un bigliettino – tag.
3) Un’alternativa potrebbe essere, poi, quella di lanciare fiori recisi singoli, scelti pensando appositamente alla preferenza di ognuna delle invitate.
Ma qual è il momento del ricevimento in cui va lanciato il bouquet?
Dipende, ma in genere il lancio del bouquet ha luogo poco prima dell’inizio delle danze. Se al ricevimento è presente un Wedding Planner, sarà lui a farne l’annuncio invitando le donne nubili a posizionarsi nel luogo designato, così da valorizzare questo momento speciale e incantato.
(Grazie a Valeria La Rocca del negozio PATHOS – Pietraperzia che ha realizzato questi bellissimi bouquet.)