FOREST BATHING – Immergersi nella natura alla riscoperta del nudo sentire

nature coaching e forest bathing

Un senso di libertà, leggerezza e pace dei sensi.

 

Forse, è esattamente questo quello che cerchiamo quando si passeggia all’interno di un bosco o di una pineta: non può essere un caso, dunque, che proprio il Giappone abbia fatto dello stare in mezzo agli alberi una terapia di benessere.

 

The Shrinkin-Yoku, termine coniato negli anni Ottanta, che letteralmente significa “bagno nella foresta”, è oggi una delle pratiche rigeneranti più amate al mondo in grado, anche secondo recenti studi scientifici, di sollecitare tutti e cinque i sensi, aiutandoci a “resettare” il pensiero e alleggerire la mente dalle preoccupazioni e dal peso di un presente complicato in una società che si fa sempre più Farwest.

 

Passeggiare e respirare a pieni polmoni è una tra le medicine più efficaci per il nostro organismo, promuovendo contemporaneamente uno stato di serenità e rilassamento psicofisico. Sembra che bastino due ore alla settimana per trarne degli ottimi benefici, attenuando la sensazione di stress e migliorando sensibilmente la frequenza cardiaca e la capacità di concentrazione.

 

Dal Giappone questo approccio green si è poi diffuso in Europa, diventando ben presto la nuova frontiera del wellness contemporaneo e una tendenza di lifestyle sano per allenare il corpo e rigenerare lo spirito. L’Italia, con la sua spettacolare varietà di paesaggi da cartolina, si presta benissimo come scenario ideale per il Forest Bathing.

 

 

Questa pratica, nota anche come terapia forestale, può essere svolta ovunque si trovi un’area boschiva, e possono andar bene anche un parco cittadino o una riserva naturale vicino alla propria città. Un rituale da non considerarsi come un’esperienza esclusiva di turismo eco-chic bensì piuttosto come un’ottima occasione per ritemprarsi, riscoprire il piacere autentico della lentezza e lasciarsi cullare dai rumori della natura. Si cammina a passo lento senza meta, si respira e si rinnova lo sguardo, contemplando lo spettacolo cromatico del foliage, che, come tutto quello che è di breve durata, esercita sempre il suo fascino.

Poi si lascia che la natura faccia il resto, per concedersi un ritorno alle origini, all’essenzialità e riconnetterci ai ritmi più umani di un mondo che si sta rivelando sempre più ipertecnologico ma, allo stesso tempo, anche sempre più disumano. Di questo magico connubio natura e benessere se ne era già parlato in questo articolo del 24 marzo scorso, incentrato principalmente sul Nature Coaching, perché alla nostra community questo tema sta particolarmente a cuore. Oggi, concedersi del tempo per sé, magari solo per camminare in mezzo alla natura, è una nuova forma di lusso, a cui è sempre più difficile accedere, ma il suo potere curativo racchiude un valore inestimabile perché restituisce energia vitale, dignità e fiducia nel futuro.

P.S. Per chi volesse approfondire il tema del Forest Bathing, consigliamo il libro Into the Forest (in lingua inglese) del Dott. Qing Li, uno dei massimi esperti in materia e Presidente della Società Giapponese di terapia forestale.

 

Article Author: Francesca Pera

 

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